La dialettica marxiana

Cosa intendiamo per dialettica marxiana?

Due sono gli aspetti principali, secondo Marx, che caratterizzano dal punto di vista analitico qualsiasi società (all’infuori di quelle che non sono strutturate per classi): le forze della produzione e i rapporti di produzione.
Le forze della produzione costituiscono essenzialmente la tecnologia impiegata dalla società per produrre i beni materiali – abilità dei lavoratori, conoscenza scientifica, strumenti e beni capitali – e hanno natura intrinsecamente dinamica.
I rapporti di produzione sono invece le relazioni tra una persona e un’altra, quindi i rapporti sociali, e le relazioni tra le persone e le cose, quindi i rapporti di proprietà. I rapporti di produzione che si sono determinati attraverso l’evoluzione storica descrivono esattamente il modello istituzionale all’interno del quale diventa possibile prendere decisioni di tipo economico. A differenza delle forze di produzione, che sono mutevoli e dinamiche, i rapporti di produzione sono di natura statica e sono vincolati al proprio passato.

Questa caratteristica della staticità dei rapporti di produzione è rafforzata da quella che Marx indica come la ‘sovrastruttura sociale’, che ha lo scopo di conservare i rapporti di produzione che si sono venuti determinando storicamente. Nello specifico, si tratta dell’arte, della letteratura, della musica, della filosofia, della giurisprudenza, della religione e di tutte le altre forme di vita culturale accettate dalla società, le quali sono organizzate in modo tale da mantenere intatti i rapporti di produzione esistenti, ossia lo status quo.

All’interno della dialettica marxiana i rapporti di produzione, attraverso la loro caratteristica peculiare, la staticità, hanno il ruolo della tesi (qui ci riferiamo a quanto detto all’interno dell’articolo precedente sulla concezione hegeliana della storia), mentre le forze della produzione, caratterizzate da mutevolezza e dinamicità, hanno il ruolo dell’antitesi. Agli inizi di ogni periodo storico vi è armonia tra le forze e i rapporti di produzione, ma nel corso del tempo i cambiamenti che interessano le prime introducono una serie di contraddizioni nel sistema, poiché i rapporti di produzione esistenti (le istituzioni) non sono più appropriati alle forze della produzione (la tecnologia). Tali contraddizioni si manifesteranno, seguendo la logica di Marx, nella forma di una lotta di classe, e alla fine diverranno talmente ingombranti e intense da determinare un periodo di rivoluzione sociale, al termine del quale scaturirà un nuovo genere di rapporti di produzione, più adeguati alle mutate forze produttive.

Il nuovo insieme di rapporti di produzione rappresenterà la sintesi generata dal conflitto tra la vecchia tesi (i rapporti di produzione) e l’antitesi (le forze della produzione), e avrà il ruolo della nuova tesi all’interno del periodo storico successivo: a questo punto si sarà di nuovo raggiunta una condizione caratterizzata da armonia generale, anche se non si dovrà attendere molto perché la dinamica delle forze di produzione faccia nascere altre contraddizioni.

Questi gli elementi principali che caratterizzano la dialettica marxiana.

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